Penso che il più bravo scrittore italiano vivente sia una scrittrice, e precisamente Melania Gaia Mazzucco. Penna felice, come dimostra nella ricostruzione dell’epopea dell’emigrazione italiana in “Vita”, si rivela una precisa ricercatrice ne “La lunga attesa dell’angelo”, in cui ripercorre la vita del Tintoretto, Jacopo Robusti, uno dei massimi pittori del Cinquecento, dal punto di vista del pittore stesso. Lo fa magistralmente nel suo ultimo lavoro, “L’architettrice”, in cui rivela alla folla dei non addetti ai lavori, me compreso, la meravigliosa esistenza di Plautilla Bricci, pittrice e architetta che, donna, opera nella Roma di Bernini e Borromini. Ricomposizione di un secolo, di una società, di un contesto artistico storico e politico complesso. Il tutto mantenendo sempre la “leggerezza” di un romanzo.

(pubblicato su Facebook il 19/07/2020)